Sai cosa dovresti fare, ma non riesci a farlo? È un blocco comune, soprattutto sotto pressione. Questo articolo esplora i 4 livelli della competenza e come trasformare il sapere in azione.
Lo so, ma non ci riesco: perché sapere non basta

Ti è mai capitato di sapere esattamente cosa dovresti fare... eppure non riuscirci?
Sai dove stai sbagliando. Hai perfino capito da cosa nasce quel comportamento. Magari sei anche capace di spiegarlo a qualcun altro. Ma poi, quando tocca a te, ripeti lo stesso errore.
Questo succede spesso, soprattutto in contesti ad alta pressione come il trading. Ma non solo. È una trappola mentale comune in tanti ambiti della vita e del lavoro.
Mi capita di frequente di parlare con trader che hanno studiato, si impegnano, leggono libri, seguono corsi. Quando parli con loro, ti accorgi che conoscono benissimo la teoria. Eppure, i risultati non arrivano. Non riescono a tradurre quel sapere in azione concreta, efficace, coerente.
Perché?
La verità è semplice, ma scomoda: sapere qualcosa non significa saperla fare.
E men che meno farla bene, sotto pressione, quando conta davvero.
Dove si inceppa il meccanismo?
Per capire dove si rompe la catena, può essere utile riprendere una distinzione concettuale di Bertrand Russell e riformularla in chiave pratica. Parliamo dei livelli logici del sapere — o meglio, livelli della competenza.
Nel contesto del trading (ma applicabile ovunque), possiamo identificarne quattro:
1. Conoscenza teorica
È il primo gradino. Sai cosa dovresti fare, almeno in linea di principio.
Per esempio: “Nel trading bisogna tagliare le perdite velocemente per proteggere il capitale.”
È ciò che apprendi dai libri, dai corsi, da chi ne sa più di te.
2. Conoscenza operativa
Qui iniziano a entrare in gioco l’esperienza e l’intuizione.
Non è più solo sapere cosa è giusto, ma avere toccato con mano che funziona.
Come dire: “Ogni volta che resto troppo a lungo in posizione, perdo di più. Quando chiudo subito,
mi salvo.”
È un sapere pratico, ancora fragile e non automatizzato, ma reale.
3. Capacità operativa
A questo punto, la teoria diventa azione.
Non solo sai cosa fare, ma lo fai davvero, anche quando è difficile.
Tagli le perdite anche se dentro ti scoppiano la speranza o la frustrazione.
È il livello in cui la disciplina prende il posto del desiderio e della speranza.
4. Consapevolezza operativa
Qui si entra nel territorio della metacognizione: sai cosa stai facendo mentre lo fai, e sai anche perché funziona.
Riconosci i tuoi automatismi, li osservi, li gestisci.
Quando senti l’impulso a restare in posizione per “non perdere”, lo noti, lo smascheri… e agisci lucidamente.
Questo è il punto più alto. È la padronanza mentale. Il luogo dove la tecnica, l’intuizione e la consapevolezza si fondono. È quando si dice che sei nello stato di flow, cioè sei nel flusso.
Come si cresce davvero?
Salire da un livello all’altro richiede un mix di ingredienti poco glamour ma essenziali: onestà, umiltà, disciplina.
Non serve fingere di essere più avanti di dove sei. Serve riconoscere con sincerità il tuo punto di partenza. Solo da lì puoi iniziare a lavorarci sul serio.
Ecco un percorso chiaro, semplice — ma non facile:
1. Ammetti il tuo livello attuale senza nasconderti dietro a illusioni o giustificazioni di
comodo.
2. Fissa un obiettivo concreto. Non un generico “devo migliorare”. Ma qualcosa di
misurabile, realistico e con una scadenza ragionevole
3. Allena sia la tecnica che la mente. La strategia senza il giusto mindset non funziona. È una
macchina con il motore rotto.
4. Ripeti, osserva, correggi. La crescita a volte avviene per salti, ma più spesso avviene in
maniera progressiva. È come una spirale: torni sugli stessi punti, ma ogni volta da un
gradino più alto.
Il vero professionista non è quello che sa tutto, ma quello che sa cosa fare quando le sue conoscenze vacillano.
È quello che sa restare lucido nei momenti di confusione, che si allena a disinnescare gli automatismi e che costruisce con pazienza la propria consapevolezza.
E questo, sì, si può imparare.
“Non è abbastanza sapere, si deve anche applicare; non è abbastanza volere, si deve anche fare.”
- Johann Wolfgang von Goethe